giovedì 7 maggio 2020

Storytime con Vale || La finta newyorkese

Nuova rubrica bitches!

Lo ammetto - posso essere stata moderatamente ispirata dal ritorno improvviso di gossipgirl4stardoll, blog leggendario che trattava i gossip stardolliani nel 2009-2011 e 2013.
E' ricomparsa inaspettatamente, e sono stata assalita da un'ondata assurda di nostalgia per la vecchia vita stardolliana.

Questo è arrivato con un sacco di miei ricordi personali - incontri con soggetti strani, drama intrinsechi in cui sono capitata/mi sono infilata (avevo 12 anni cosa vi aspettavate), amicizie dilaniate da singoli messaggi - e ho pensato, perché non raccontarle?
Queste cose le sa praticamente solo Chiara, la mia migliore amica nonché unica lettrice assidua del blog (tvb).

Ovviamente non farò nomi, si tratta soprattutto di storie successe quasi 10 anni fa e sicuramente le persone che ho incontrato sono cambiate/probabilmente non sono nemmeno più su Stardoll. Cambierò certi dettagli, insomma (ma quando li cambio ve lo farò sempre sapere).

Inoltre racconterò storielle che, anche se al tempo mi sembravano serissime, hanno toni leggeri - di certo non andrò a raccontarvi cose che mi hanno ferito seriamente.

Ho finito con i preamboli finalmente! Apriamo questa rubrica con una storia che mi è tornata in mente da poco.
Ecco a voi la storia della finta newyorkese.

Disclaimer perché sono troppo vecchia per venire denunciata per storie stardolliane: Nonostante nelle mie storie non farò mai nomi, ovviamente queste sono tutte mie opinioni, racconto tutto dal mio punto di vista e dalla mia memoria: nulla è garantito e nulla è sicuro. E' tutto successo tanti anni fa quindi potrei ricordarmi male/sbagliarmi. Quando dico che qualcosa è successo (a meno che non lo specifichi) sono solo mie congetture e mie conclusioni personali. Chiaramente non ho prove che tutto quello che dico sia successo, quindi non bisogna prendere nulla di quello che dico come accuse. 

TL;DR: non rompetemi le palle, plis. 

Questa storia comincia nel 2012-2013. Una piccola Vale che va ancora alle medie gioca ossessivamente a Stardoll. Ha tipo 5 pagine di amici, ed è già probabilmente dentro 10 drammi stardolliani.

Sinceramente non ricordo il mio incontro con questa doll - so solo che volevo davvero essere sua amica: era chic, era più grande (di un paio d'anni se non sbaglio) ed era Royalty, cosa che il mio culo povero non riusciva nemmeno a sognare.
Questa dollina la chiameremo Jennifer. Era troppo stilosa (probabilmente lo era in pieno standard 2013, ma me la ricordo super glamour), e la cosa migliore? Abitava a New York.

Ero troppo intrigata. L'aveva scritto nella presentazione, quindi le ho chiesto se era vero, e lei ha confermato: abitava a New York e studiava moda. Ero davvero troppo emozionata - una mia amica viveva a New York e stava vivendo una vita da sogno!

Ma era tutto vero? Dopo un po', anche la mia testolina di 13enne cominciava ad avere i suoi dubbi.
Jennifer, ogni tanto (non ricordo ci fossero molte conversazioni così), mi parlava di com'era la vita newyorkese.
Però ogni tanto, durante altre conversazioni, c'erano dei dettagli... fin troppo italiani.

Un esempio: "ehy, buongiorno" - io, verso sera. "è sera adesso!" - Jennifer, che si trova in un fuso orario indietro di 6 ore?

Le conversazioni con questi dettagli particolarmente italiani non mi avevano fatto né caldo né freddo - non ci pensavo nemmeno. Lei mi aveva detto che era di New York, e il suo nome era pure inglese, perché non crederle?

Non ricordo il momento in cui ho iniziato a dubitare di lei, ma un giorno il mio cervello ha cominciato a pensare "ma scusa... com'è che è sempre online quando lo sono anche io?" - e mi sono ricordata di quei momenti con i "dettagli fin troppo italiani".

Dopo aver avuto un momento di coraggio assurdo (scaturito da un'altra situazione in cui ero, e non preoccupatevi, sentirete anche quella), Vale 13enne decide di affrontare Jennifer. E credetemi, pensavo fosse una cosa colossale. Mi sentivo pronta ad andare in guerra.
Quanto ero drammatica da 1 a 10?

Il giorno arriva. La vedo nella chat, che al tempo si trovava nell'angolo in basso a destra, e sono pronta e drammatica. Le scrivo, extra-drammaticamente: "dobbiamo parlare". Ripeto la domanda: quanto ero drammatica da 1 a 10?

Lei mi ascolta. Io le mando un messaggio lunghissimo (non ripeterò la domanda per la terza volta, ma avete capito), dicendole che le cose non mi quadravano.
Lei mi risponde cambiando versione un paio di volte: prima era perché era tornata in Italia per qualche giorno, poi era perché le piaceva accedere a Stardoll dal telefono uscita dalla discoteca tardi (side note: da fuq?? Ma cosa c'entra?? Pensi che gioco a Stardoll di mattina presto?? Almeno lo sai il fuso orario di New York??).

Valentina 13enne sarà stupida (perché sì, lo è), ma non se la beve, quindi le dico "scusa, ma le cose non quadrano :)". Jennifer mi dice qualcosa tipo "beh, mi dispiace, ma è la verità :)", e la cosa è morta lì.
Io non mi fidavo più tantissimo di lei, ma continuavamo a parlarci di tanto in tanto.

Nel mentre avevo parlato della situazione ad una mia amica, Sara (è il suo vero nome - era una mia buona amica, poi col tempo ci siamo perse di vista e lei ha lasciato Stardoll). Mi aveva confessato di avere anche lei dei dubbi su ciò che Jennifer diceva.

Ora, i dettagli successivi non li so benissimo, perché ricordo solo ciò che Sara mi ha raccontato via messaggio privato (che ho ovviamente perso, anche se lo ricordo moderatamente bene).
Probabilmente io e Sara stavamo cercando di "smascherare" Jennifer (again, non ripeterò la domanda di prima) - cercavamo di farle dire la verità, la consideravamo nostra amica e non volevamo ci mentisse così spudoratamente.

Non ricordo cosa volevamo fare (questa parte della storia è davvero confusa nella mia testa). Mi ricordo solo di aver ricevuto un messaggio privato da Sara che diceva:
"Jennifer alla fine ha confessato, ha detto 'Ok è vero non vivo a New York... la verità è che vivo in Svizzera!'. Hahahaha, ma chi crede di prendere in giro?"

Non abbiamo creduto nemmeno a questa confessione, ma almeno aveva finalmente ammesso di aver mentito.
Ricordo di averle ancora parlato un po' dopo tutto ciò - poi ci siamo un po' allontanate e lei ha lasciato per un bel po' Stardoll, quindi non ci siamo più sentite.

Ho delle prove che Jennifer non vivesse davvero a New York? No, a parte una confessione di seconda mano da una mia amica (io mi fido, ma non l'ho visto coi miei occhi quindi non posso esserne 100% sicura). Però, dagli orari che non combaciavano alle scuse poco credibili, sono abbastanza sicura che mi mentisse.

La morale della storia?
Non mentite per sembrare più fashion. E se lo fate, almeno fatelo bene.

~

Probabilmente questa rubrica la sistemerò qua e la con il tempo - so che è un semplice racconto, ma non mi garba tantissimo il fatto che non ci siano immagini o altro per spezzare il testo e renderlo meno pesante. Sappiate quindi che è un work in progress.

Seconda cosa: no, questo non era il post che ho menzionato alla fine dell'ultimo che ho pubblicato. Quello lo sto evitando finché posso perché sono furba e non lavoro gradualmente alle cose impegnative.

3 commenti:

  1. Al side note da fuq I lost it. Ma poi quanti anni doveva avere questa Jennifer per andare in discoteca? Essendo al contempo amica di 13enni perché sì, non c’è un age gap rilevante, avevate tante cose in comune. Non lo so Rick, mi sembra falso (sono simpy vero? Non uso assolutamente meme e modi di dire vecchi perché sono aggiornatissima. Also, lo sai che io abito a Las Vegas e sono una delle clienti più affezionate di quelli di Affari di Famiglia?)

    (Comunque tvb anche io, sarò sempre la tua fan numero uno)

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    Risposte
    1. Finché tu leggi il mio blog non ho bisogno di altri fanz ❤

      Io da 13enne quando questa mi diceva di stare in discoteca fino alle 4 ero tipo "ah, makes sense" perché mi sembrava adultissima.

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    2. Ah e ovviamente lo so che vivi a Las Vegas, ora da te infatti sono le 8 di mattina e tu sei appena tornata dalla festa delle tue amiche stiliste. È ovvio.

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